il Film

Scheda tecnica
Trama
Ricostruzione
Riflessioni
Finale diverso

Riflessioni sul film

Il film “Jonah che visse nella balena” mi ha fatto riflettere e mi ha fatto conoscere la sofferenza che si prova a vivere in un campo di concentramento, umiliati e sfruttati peggio degli animali. Il film è adatto alla nostra età perché ci mostra il dolore e la tragedia attraverso gli occhi di un bambino come noi, facendoci capire che bisogna amare tutti indistintamente dalle diversità di razza, religione, cultura e colore della pelle perché siamo tutti fratelli e ci dobbiamo voler bene. Mi è piaciuta molto la scena finale, dove si vede Jonah che finalmente pedala sulla sua bicicletta, quasi a voler mostrare l’intenzione di ricominciare a vivere, lasciandosi dietro i dolori del passato anche senza mai poterli dimenticare. (Martina)

Il mio giudizio sul film è positivo e per me ha significato molto vederlo perché mi ha fatto capire cosa sia la guerra dato che finora ne avevo un’idea confusa. Se fossi stato il regista, l’avrei girato esattamente come è, perché le immagini rappresentano molto chiaramente quello che è il dolore di un bambino, prima prigioniero poi orfano. (Damiano)

Dopo aver visto questo film, capisco meglio quello che gli ebrei hanno sofferto ingiustamente e per delle motivazioni assurde, durante la seconda guerra mondiale. Nessuno, neanche il peggior nemico merita una sofferenza e una violenza simili. Davanti ai miei occhi scorrono ancora quelle immagini indimenticabili e penso: << cosa ci sarà nella mente e nella memoria di un bambino che vive sulla sua pelle tutta questa violenza?>>. (Gessica)

Jonah è stato fortunato, come il profeta della Bibbia, vissuto nella balena, mentre altri bambini hanno lasciato la vita in questi luoghi orribili. Questo film, come altri film e documentari, mi ha fatto capire quanto sia stata grande la sofferenza del popolo ebreo, ma non ho ancora capito perché i tedeschi e anche gli italiani abbiano torturato e ucciso senza pietà uomini, donne e bambini innocenti e indifesi. (Paolo)

Il film mi è molto piaciuto, è stato realizzato molto bene e ci ha fatto capire quali erano gli stati d’animo degli ebrei nei campi di sterminio; ci ha fatto tornare indietro nel tempo per mostrarci quello che è veramente successo. Alcune scene sono davvero “uniche”, come quella in cui Jonah porta alla madre le scarpe del papà, perché ormai non poteva più usarle dato che era morto. Qui mi sono veramente commosso. (Raffaele)