La
provincia di Vibo Valentia custodisce un inestimabile
tesoro di tradizioni e cultura che deriva dalla storia plurimillenaria di
una delle zone strategiche per il controllo del commercio nel Mediterraneo.
Le vicende storiche che si sono susseguite hanno
portato alla realizzazione di un sistema difensivo costiero costituito da
una serie di fortezze, torri e castelli di cui restano ancora oggi rilevanti
testimonianze. E' possibile così avventurarsi in un itinerario storico-culturale
attraverso la visita di alcuni luoghi senza tempo nei quali la bellezza del
paesaggio si sposa con la maestosità e il fascino delle antiche costruzioni.
L'itinerario proposto segue in gran parte la strada che costeggia il litorale
tirrenico della provincia di Vibo Valentia, a tratti
inoltrandosi tra i paesini arroccati alle falde del Monte Poro.
Iniziamo il nostro itinerario dall'uscita autostradale di Pizzo della A3 SA/RC. Proseguendo in direzione sud, verso Pizzo, sulla strada costiera, arriviamo alla prima tappa: la Chiesetta di Piedigrotta. Non si tratta di un luogo fortificato, ma la bellezza e l'originalità della costruzione scavata nel tufo, meritano una sosta. Continuando in direzione sud arriviamo a Pizzo dove possiamo visitare il centro storico ed il castello dove fu fucilato Murat. Deviando sulla statale 18 ci inoltriamo nel territorio della provincia per raggiungere il capoluogo, Vibo Valentia. E' questo un luogo di notevole importanza storica che ha visto succedersi diverse civiltà: da quella greca di Hypponion, a quella romana di Vibona, a quella sveva di Monteleone. Si ritorna sulla statale 18 in direzione nord fino al bivio per Vibo Valentia Marina e il suo porto. Da qui si ritorna sulla strada costiera, proseguendo in direzione sud verso la vicina Bivona. Antico porto romano, Bivona conserva ancora i ruderi del castello vicino alla nuova area industriale.
Continuando in direzione sud, sulla costiera, si raggiunge Briatico. Si tratta di un'area abitata sin dalla preistoria, come testimoniano gli scavi archeologici di Punta Safò. Soggetta in seguito alle incursioni piratesche, per la sua difesa furono costruite due torri di guardia (famosa è quella detta La Rocchetta) ed un castello di cui rimangono i ruderi. Lasciata Briatico, a circa 15 km verso sud troviamo Tropea. Importante centro turistico, la città è famosa oltre che per le sue spiagge, anche per i suoi palazzi e le sue antiche chiese come la Cattedrale e la chiesa di S.Maria dell'Isola. Della sua antica cinta muraria rimangono alcuni tratti nella parte che si affaccia sul porto, mentre sul lato ovest troviamo le caratteristiche costruzioni a strapiombo sul mare. Scendendo ancora verso sud si arriva alla zona di Ricadi. Qui, seminascosta dalla vegetazione e dalle costruzioni circostanti, troviamo la Torre Ruffa. In quest'area troviamo la splendida zona turistica di Capo Vaticano e la necropoli di Brivadi.
A questo punto ci si allontana dalla costa e si risale fino al bivio di Panaìa per poi ridiscendere sulla costa, passando per Coccorinello, fino a raggiungere Joppolo. Da visitare sono i ruderi della Torre Parnaso che sorge su uno sperone roccioso a strapiombo sul lungomare, mentre il centro abitato si trova più in alto, arroccato su un costone roccioso. Ultima tappa del nostro itinerario, Nicotera si fa apprezzare sia per le splendide spiagge della Marina che per il pregevole centro storico del 600-700 dominato dal castello dei Ruffo, oggi sede del museo archeologico. Per riprendere l'autostrada, si prosegue verso sud, in direzione di S.Ferdinando, e ci si immette nella strada che dal porto di Gioia Tauro arriva allo svincolo di Rosarno della A3 SA/RC.