Plataci - Pllatani (CS)

CENNI STORICI
Centro agricolo del versante orientale del Gruppo del Pollino, dominante la piana di Sibari ed il mar Jonio. Anticamente villaggio di Cerchiara (Plattici e Plataci), il nome potrebbe essere derivato da "platania" (bosco di plataci). I profughi albanesi si sarebbero insediati intorno al 1476 nel preesistente casale di Cerchiara che abbandonarono probabilmente in occasione del terremoto del 1456. Il paese fu prima casale del marchesato di Cerchiara e poi passò ai Pignatelli che lo tennero fino al 1806. A Plataci sono nati: Angelo Basile, poeta e patriota; Carlo Brunetti, poeta; l'arciprete Demetrio Chidichimo, poeta e patriota che ebbe un ruolo importante nella lotta per l'indipendenza dell'Albania.

 

TRADIZIONI POPOLARI
Vale la pena per il turista assitere alle manifestazioni annuali, organizzate dal 5 al 21 agosto: accensione di falò, giornate ecologiche con escursione al monte Sparviero a quota 1713 metri, mostre di pittura, scultura e antiquanato locale di artisti platacesi,ecc. Interessante il recupero del tradizionale corteo nuziale al suono della zampogna o dell'organetto con la vestizione dei costumi tipici arbëreshë di gaIa da parte dei parenti o amiche della sposa. Particolare menzione merita la festa della Madonna di Costantinopoli o dell'Odigitria, che viene festeggiata in primavera, il martedì dopo le Pentecoste e il primo martedì di novembre, molto sentita tra la popolazione per significati non solo religiosi ma anche sociali e propiziatori. Il 24 giugno si festeggia S. Giovanni Battisla, patrono del paese. Suggestiva per il turista, la festa di S. Rocco, con grande concorso della gente.
 
COSA C'E DA VEDERE
La chiesa della Madonna di Costantinopoli, eretta all'inizio del 1600 da Martino Troiano, conserva un'antica statua del paese; la chiesa Parrocchiale, dedicata a S. Giovanni Battista, è un edificio di fondazione quattrocentesca con torre campanaria a pianta quadrata, sovrastata da tiburio ottogonale; l'interno è stato rifatto in periodo barocco e conserva statue processionali di legno. Tra gli itinerari più interessanti per il turista, consigliamo la scalata al monte Sparviero in un suggestivo ed incantevole scenario. Molto interessante è il costume tradizionale arbëresh, indossato dalle donne.

Acquaformosa Ejanina Mongrassano S.Giacomo di Cerzeto
Caraffa di Catanzaro Falconara Albanese Pallagorio S.Giorgio Albanese
Carfizzi Farneta Plataci S.Martino di Finita
Castroregio Firmo S.Basile S.Nicola dell'Alto
Cavallerizzo Frascineto S.Benedetto Ullano S.Sofia d'Epiro
Cervicati Lungro S.Caterina Albanese Spezzano Albanese
Cerzeto Macchia Albanese S.Cosmo Albanese Vaccarizzo Albanese
Civita Marri S.Demetrio Corone Vena di Maida